PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
COGNITIVO COMPORTAMENTALE

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi evolutivi che coinvolgono i processi di apprendimento della lettura, scrittura e del calcolo.
In base all’area coinvolta si possono distinguere:
dislessia, disturbo della lettura;
disgrafia, disturbo della scrittura da un punto di vista motorio;
disortografia, disturbo della scrittura da un punto di vista di correttezza;
discalculia, disturbo del calcolo.

Questi disturbi possono presentarsi in modo isolato o essere associati tra loro e si chiamano “specifici” proprio perchè interferiscono in modo specifico solo nell’area della lettura, scrittura o calcolo, mantenendo invece il funzionamento del livello intellettivo intatto.
Queste tipologie di disturbo hanno origine neurobiologica, quindi sono innati e non sono “modificabili”.
La ricerca sostiene che i DSA abbiano una diffusione del 3-5% nella popolazione, per cui all’interno di una classe almeno un bambino presenta questa problematica.
Questi bambini o ragazzi, quindi, presentano difficoltà a scuola, luogo in cui tutto ruota proprio intorno alla lettura, scrittura e calcolo.
Nonostante i loro sforzi i risultati da loro ottenuti sono inferiori alla fatica impiegata e ciò li porta a provare grande senso di frustrazione, con conseguente demotivazione, abbassamento dell’autostima, tendenza ad abbandonare gli studi fino a sentirsi inadeguati.
Risulta quindi fondamentale fornire agli studenti che presentano tale diagnosi, tutti gli strumenti necessari per riuscire ad ottenere i migliori risultati in ambito scolastico, inoltre esistono anche leggi a supporto degli alunni, come la legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 ,“Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.”
L'Art. 5, qui citato,“Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”, specifica le misure educative e didattiche di supporto da intraprendere.

Partendo dal presupposto che i DSA, avendo un origine neurobiologica, non sono “modificabili” è comunque possibile potenziare le abilità presenti, affinchè lo studente riesca a raggiungere maggiori risultati.
Questo potenziamento è realizzabile tramite l’uso di software che aiutano il riconoscimento dei grafemi, sillabe e parole per facilitare la lettura o di attività/giochi di potenziamento dell’attenzione, memoria, strategie di pianificazione e problem solving.
Risulta fondamentale insegnare l’uso degli strumenti compensativi che possono essere utilizzati, come ad esempio:
• sintesi vocale: strumento che semplifica la lettura convertendo il testo scritto in parlato;
• registratore: semplifica la vita dello studente rispetto alle difficoltà di prendere appunti durante le lezioni o l’annotazione dei compiti sul diario.
• programmi di video scrittura: utili per il riconoscimento e la correzione degli errori ortografici o per sorpassare le difficoltà prassiche presenti in chi ha una “brutta” calligrafia;
• libri digitali: tutte le case editrici dei libri di testo adottati nelle scuole hanno il formato digitale del libro, ma spesso questa risorsa non viene sufficientemente valorizzata, è quindi utile imparare ad usarla;
• calcolatrice: risolve le difficoltà collegate al calcolo;
• formulari: utili per richiamare le regole grammaticali o formule geometriche e matematiche;
• mappe concettuali: utili per lo studio in quanto trasformano i concetti in modalità grafica;
L’apprendimento in generale è un processo complesso ed è fondamentale individuare le strategie più adeguate in base alle proprie difficoltà e punti di forza; qualora si tratti di ragazzi con DSA ciò è ancor più importante.

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